LIBERA
“ In realtà il mio nome sarebbe Liberata”
esordisce così, al nostro primo appuntamento, su una terrazza incredibilmente calda di un giorno di fine autunno
“Ma non ho mai accettato l’idea che fosse qualcun altro a dovermela concedere, la libertà. Dunque da quando ho potuto, mi sono fatta chiamare Libera, e basta, perché la libertà è qualcosa che dipende da me, dalle mie scelte e non dagli altri”.
Libera è una sessantenne che ad oggi è single in quanto durante la pandemia da COVID 19 ha fatto richiesta di divorzio dall’uomo con cui aveva fin lì passato la vita.
Nel 2021, anno centrale nella lotta al COVID-19, le separazioni sono aumentate del +36,4% e i divorzi del +32,8% rispetto lo stesso periodo del 2020. E nel 2022 le nuove separazioni saranno 200 mila, secondo le previsioni dell’Istat.I sessant’anni di Libera sono tutto ciò che c’è prima e che ci sarà dopo questi numeri, sono una storia che non è comune eppure appartiene a tutti noi, perchè la libertà non è tanto in ciò che siamo liberi di fare quanto in ciò che siamo liberi di non fare.
Lo scorso 25 aprile se ricordate ve l'avevo già presentata, LIBERA.
Anticipandovi a cosa stavo lavorando, vi presentavo questo progetto a lungo termine e quindi ancora tante cose sono da raccontare, ma ho deciso di condividere con voi quanto è venuto fuori finora perché per me è una storia importante e già piena di tanti spunti.
Naturalmente la trovate anche sul mio sito dedicato al reportage www.marikatombolillo.com
Libera in uno dei suoi viaggi, accanto lei che guarda le sue scelte.